Nuvole di pietra di Enrico Cirio: Carlo Mora e la Scuola Orafi Ghirardi mediatori culturali della mostra
diCarlo Mora, Presidente dell’Agenzia Formativa Scuola Professionale per Orefici “E.G.GHIRARDI”, ideatore e promotore delle iniziative d’interazione scuola – territorio denominate WORK NO WORK partecipa all’ organizzazione della mostra “NUVOLE DI PIETRA ” di Enrico Cirio.
Gli allievi e i docenti della “E.G.Ghirardi” si propongono con l’Istituto d’Arte di Moda e Costume “A. Passoni” quali mediatori culturali dell’opera di Enrico Cirio accogliendo e presentando ai visitatori della mostra tecniche, curiosità e aneddoti del maestro d’Arte.
Chi è Enrico Cirio ?
La mostra dedica un percorso all’interno della Sala Leonardo di Biblioteca Reale di Torino ad Enrico Cirio, uno dei più grandi maestri orafi contemporanei che vive e lavora a Torino. L’opera e la vita di Enrico Cirio – ultimo discendente di una grande famiglia di artigiani orafi tra i cui committenti troviamo Casa Savoia – sono esemplari di una professionalità costruita sulla tradizione familiare, sulla consapevolezza e maestria di tecniche che rischiano di andar perdute senza l’esempio e la capacità laboratoriale del maestro orafo, ma anche sulla ricerca dei materiali e la voglia di sperimentazione che tanto ha affascinato, sino a farli collaborare con lui, architetti ed artisti contemporanei. Un lavoro che anche nel disegno e nella scrittura denota l’impegno di Enrico Cirio nel superare, assimilandole, le preziosità tecniche per consegnarci una produzione che rende impercepibile il confine tra opera d’arte e manufatto. Il suo ideare e costruire attraverso codici architettonici lo ha portato a collaborazioni con importanti architetti (Piano, Maggiora, Isozaki), e la sua attenzione per la “costruzione” della natura ha contribuito ad approfondire il suo rapporto con molti artisti contemporanei con i quali, e per i quali, ha realizzato molti oggetti. Perché di questo si tratta: non di semplici gioielli, ma di veri oggetti artistici.La frequentazione assidua dell’ambiente artistico internazionale si ritrova nella produzione di oggetti tematicamente e storicamente legati alle diverse correnti contemporanee delle Arti visive. Viva e partecipe è anche l’attenzione per l’architettura contemporanea che si riflette negli oggetti degli ultimi trent’anni tradotta in ricerca di nuove prospettive dimensionali, sperimentazione sui materiali ed essenzialità del segno. A tutto questo si accompagna una conoscenza del minerale prezioso che giungerà sino alla sperimentazione di tagli tanto innovativi da aprire nuove prospettive di forma e luminosità per pietre preziose divenute vere e proprie sculture artistiche. Grande conoscitore di pietre e di perle, crea con queste interi racconti. Ogni oggetto è depositario di una favola, una leggenda, un piccolo aneddoto.
Tutto quanto sempre accompagnato da una ironica e disinvolta visione del mondo che rende godibile la fruizione di questi oggetti anche per la componente ludica che propongono: ogni oggetto è depositario di una favola, una leggenda, un piccolo aneddoto.
Orafo, narratore, esteta, Enrico Cirio è soprattutto un traduttore: della sua primaria ispiratrice – la Ragione – egli decodifica e ricompone, in linguaggi nuovi e mai banali, le meraviglie, i misteri ed il piacere delle innumerevoli trasformazioni.
Ricercatore e curioso della vita, Cirio unisce una estrosa e ironica creatività ad un rigore ingegneristico per le misure, la luce, l’equilibrio delle forme.
Gli oggetti provengono dalla collezione privata dello stesso Cirio e da altre collezioni private, tenuto conto che tra gli estimatori del lavoro di Enrico Cirio si annoverano case regnanti, grandi industriali, star hollywoodiane, artisti ed intellettuali (europei ed americani), i quali più che semplici e fedeli acquirenti, sono divenuti veri e propri collezionisti. Tutta la sua produzione è composta da pezzi unici completamente eseguiti a mano e per i quali è necessario l’impegno di più maestri. Inizialmente era lo stesso Enrico Cirio a realizzare tutte le fasi di lavorazione, e questo grazie alla sua esperienza laboratoriale che si è nutrita dellì’esperienza del nonno e del padre i quali vantavano un o dei laboratori orafi più importanti di Torino. Oggi, giunto a 74 anni, si avvale dell’aiuto di professionisti formatisi sotto la sua guida e artigiani di laboratori europei ed extraeuropei tutti impegnati a realizzare gioielli la cui qualità esecutiva è pari alla loro difficoltà di esecuzione.
Ultima annotazione, l’assoluta e totale idiosincrasia di Cirio per ogni forma di pubblicità e notorietà. La sua proverbiale discrezione si è infranta solo in questi ultimi due anni arrivando alla composizione di questa mostra: unico evento al quale egli abbia voluto partecipare.
Di Cirio non troveremo né foto, né articoli, né citazioni per sua espressa volontà.
La mostra a Biblioteca Reale riveste dunque anche un ruolo paradigmatico: sarà la prima occasione per vedere questi gioielli, senza esserne acquirenti.
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